Per regolamento aziendale non si intende solo un semplice insieme di regole stabilite dalla direzione, ma un’efficace strumento del quale dovrebbe essere dotata ogni organizzazione che punti all’efficienza.
- l’art. 2104 Codice Civile (“obbligo di diligenza”) stabilisce che il lavoratore debba osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai suoi collaboratori, dai quali dipende gerarchicamente.
- L’art. 2105 C.C. (“obbligo di fedeltà”) stabilisce il divieto di concorrenza in pendenza di rapporto e il divieto di divulgazione e di uso improprio di notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione aziendale.
- Lo Statuto dei Lavoratori (l. 300/70) e le altre leggi in materia di lavoro (d .lgs. 81/08 ecc.) stabiliscono invece i diritti dei lavoratori e i limiti e le regole cui è sottoposto il potere del datore di lavoro, sia di controllo, sia direttivo e disciplinare.
- I contratti collettivi disciplinano comportamenti più specifici, differenziati a seconda del settore e il contratto individuale disciplina unicamente i rapporti con il singolo dipendente.
L’unico strumento veramente efficace per individuare una serie di norme specifiche, cucite sulla propria realtà aziendale, a cui i dipendenti devono conformarsi, è il regolamento interno aziendale.
Definizione di regolamento aziendale
Il regolamento aziendale è dunque un documento interno all’azienda, utile a definire la linea adottata in merito a temi specifici relativi all’ambiente di lavoro, come la sicurezza, il rispetto dell’orario lavorativo, il welfare, il codice di abbigliamento e l’utilizzo di ambienti comuni o di particolari strumenti. Si tratta pertanto di linee guida che indirizzano i dipendenti verso l’adozione di procedure mirate a preservarne la salute, oltre a dettare gli standard di comportamento per l’operatività quotidiana e le relazioni con clienti e partner.
Quali sono i vantaggi del regolamento aziendale? E cos’è il codice disciplinare?
Con regole chiare per tutti è più semplice comprendere quali sono i compiti di ciascuno e i limiti da rispettare.
Il regolamento aziendale, infatti, può contenere (e anzi, è consigliabile prevederla) una parte detta “codice disciplinare”, ove, oltre all’elenco dei comportamenti richiesti e vietati, sono anche stabilite le sanzioni disciplinari (richiamo, multa, sospensione e licenziamento) in caso di loro violazione.
Il codice disciplinare, che può non solo richiamare l’elenco della contrattazione collettiva ma anche prevedere ulteriori comportamenti richiesti e sanzionabili, è un valido strumento di controllo, a garanzia del rispetto delle norme aziendali.
Perché sia efficace e le sue previsioni siano applicabili, il codice disciplinare deve essere affisso in bacheca o in altro luogo accessibile a tutti i dipendenti (ad esempio: ingresso ove è situata la timbratrice, mensa aziendale, spogliatoi), come previsto dall’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori, che stabilisce che la mancata affissione del regolamento aziendale comporta l’invalidità del provvedimento disciplinare applicato.
Un regolamento aziendale e il suo codice disciplinare non possono essere uguali per tutti
Il regolamento aziendale è funzionale a:
- far conoscere e trasmettere a dipendenti e collaboratori la cultura aziendale, attraverso procedure e prassi consolidate in relazione ad aspetti quotidiani ed operativi della vita aziendale;
- permettere al management dell’Azienda di assicurare e garantire un maggiore rispetto delle aspettative aziendali, anche in termini di comportamenti, relazioni e obiettivi condivisi.
Il regolamento aziendale non costituisce specifico adempimento od obbligo di legge, ma ne agevola molteplici, organizzando e indirizzando i comportamenti del personale ai principi di legalità, correttezza e rispetto reciproco.
Ogni azienda è unica, pertanto il regolamento aziendale non può essere universale e generico, ma deve essere pensato e redatto appositamente per la realtà specifica che andrà a regolamentare. Inoltre, il Regolamento dovrà essere aggiornato periodicamente in base alle specifiche esigenze che possono variare nel tempo (es., nuovi strumenti utilizzati nelle lavorazioni, nuova organizzazione delle attività e delle risorse).
Uno studio attento dell’azienda, delle dinamiche interne e del settore in cui opera renderà più efficace e accurata la stesura puntuale delle procedure.
Fonte Codice Civile e Statuto dei Lavoratori
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