Ondate di calore nei luoghi di lavoro. Come prevenire il rischio?

Ats Bergamo pubblica l’edizione 2023 delle indicazioni per la corretta gestione e prevenzione delle ondate di calore sul lavoro

L’estate è ormai a pieno regime e le temperature massime iniziano a superare i 30 °C. Pertanto, Datori di Lavoro, RSPP e Medici Competenti, devono informare i lavoratori sugli effetti dell’esposizione alle condizioni climatiche estive.
Un lavoratore, soprattutto se coinvolto in attività fisiche, è esposto ad uno stress di tipo termico, che potrebbe causare gravi danni per la salute ed esporlo maggiormente anche ad altri rischi.

In un recente studio condotto da Inail DIMEILA, CNR e ASL Roma 1, ha evidenziato come nel settore edile nel periodo 2014-2019 ci sia stata una forte correlazione fra i casi di infortunio e le condizioni climatiche caratterizzate da temperature elevate.

Un altro fattore da tenere presente è l’esposizione diretta al sole durante l’attività lavorativa, come potrebbe avvenire, per i lavori che si svolgono all’aperto, ma non solo, un aumento delle temperature esterne influenzano anche le temperature tipiche dei luoghi indoor. Si tratta di attività con produzione di calore come nelle fonderie, nella produzione di ceramiche, e nella cottura industriale di alimenti.

Prevenzione del rischio calore

La nota informativa di Ats Bergamo fornisce le indicazioni per la gestione e la prevenzione degli effetti conseguenti ad ondate di calore per l’anno 2023 nei luoghi di lavoro. Ats Bergamo mette a disposizione vario materiale informativo quale:

• Rischio da esposizione a temperature severe per i lavoratori
• Estate sicura caldo e lavoro – guida breve per i lavoratori
• Miniguida sul rischio Stress da calore nel settore edile
• Stress da calore attività all’aperto e agricoltura
• Esposizione a temperature estreme ed impatti sulla salute e sicurezza sul lavoro. Il progetto worklimate e la piattaforma previsionale di allerta 

Fonte Ats Bergamo