Normativa ADR: Trasporto merci pericolose

Con il termine ADR, (Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route) si indica il documento europeo che regola il trasporto internazionale di merci pericolose su strada.

Nel corso degli anni, il trasporto delle merci classificate pericolose ha assunto una rilevanza sempre maggiore, tale da richiedere ai conducenti dei veicoli destinati al loro trasporto ed agli operatori coinvolti in tali operazioni, una più elevata professionalità e responsabilità, al fine di ridurre il rischio di incidenti che si possono verificare durante il carico, il trasporto e lo scarico dei prodotti.

Obiettivo dell’ADR è fornire alle imprese tutte le informazioni necessarie per l’allestimento di un trasporto in regime ADR, specifiche per la tipologia di merci pericolose movimentate e per le classi di pericolo delle merci secondo l’Accordo ADR.

Normativa di riferimento

L’accordo ADR è stato recepito in Italia con la legge 12/08/1962 n. 1839 limitatamente al trasporto internazionale.
Dal 1° gennaio 1997 l’ADR si applica anche in regime nazionale in virtù della Direttiva 94/55/CE, recepita dall’Italia con D.M. 4 settembre 1996. L’aggiornamento delle norme dell’accordo ADR, avviene con cadenza biennale e consiste nell’aggiornamento dei suoi allegati tecnici (allegati A e B).

L’ultima edizione ADR 2021 è stata emanata con Direttiva 2020/1833/UE

Merci pericolose

Le merci pericolose sono considerate merci che possono danneggiare l’ambiente e/o avere effetti sulla salute delle persone. Per la loro natura, hanno bisogno di essere maneggiate in condizioni particolari, che variano in base al tipo di merce trasportata.

Proprio per questo motivo, le merci pericolose sono suddivise in 13 classi. Ad ogni classe viene assegnato il codice della classe e una simbolistica, chiamata pittogramma ADR, e ad ogni sostanza viene abbinato un codice univoco UN che la identifica in qualsiasi contesto.

Macro suddivisione delle merci pericolose:

  • Classe 1, Materiali e sostanze esplosive;
  • Classe 2, Gas;
  • Classe 3, Liquidi infiammabili;
  • Classe 4.1, Materie solide infiammabili;
  • Classe 4.2, Sostanze soggette ad autocombustione;
  • Classe 4.3, Sostanze che, a contatto con l’acqua, sprigionano gas infiammabili;
  • Classe 5.1, Prodotti comburenti;
  • Classe 5.2, Perossidi organici;
  • Classe 6.1, Sostanze tossiche;
  • Classe 6.2, Materie infettive;
  • Classe 7, Materiali radioattivi;
  • Classe 8, Materiali corrosivi;
  • Classe 9, Materiali con pericolosità varia e pericolosi per l’ambiente.

Altra classificazione è composta dal gruppo di imballaggio che indica il grado di pericolo della sostanza a cui corrispondono esigenze di imballo più severe; ogni sostanza è, poi, identificata con un numero a 4 cifre (detto numero ONU) che va riportato sugli imballaggi e nel documento di trasporto.

Soggetti coinvolti e consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose

Sono 7 i soggetti tenuti a rispettare obblighi e responsabilità del regolamento ADR:

  1. Lo Speditore, l’impresa che spedisce per conto proprio o conto terzi le merci pericolose.
  2. Il Trasportatore, cioè l’impresa che esegue il trasporto.
  3. Il Destinatario, il soggetto terzo designato, l’impresa che prende in carico le merci pericolose all’atto della consegna.
  4. Il Caricatore: l’impresa che carica merci pericolose imballate, cisterne o altri contenitori, su un veicolo.
  5. L’Imballatore, l’impresa che si occupa di collocare le sostanze pericolose in imballaggi.
  6. Il Riempitore, l’impresa che opera fisicamente il riempimento di cisterne o di container con sostanze pericolose.
  7. Lo Scaricatore: ogni impresa che rimuove un container o una cisterna riempita con sostanze pericolose.

Come specificato nell’accordo ADR (1.8.3.1), “ogni impresa, la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività“.

Il consulente ADR è un’importante figura introdotta al fine di consentire all’azienda di svolgere dei trasporti sicuri e conformi alle norme.

I suoi compiti sono:

  • Verificare le attività, le prassi e le procedure dell’impresa
  • redigere una relazione annuale
  • redigere una relazione in caso di incidente quando rientra in determinati criteri previsti dall’ADR.

Il consulente ADR deve conseguire un certificato di formazione professionale che va rinnovato ogni 5 anni con esame.

Quando non si applicano le disposizioni ADR

Le disposizioni ADR non si applicano nei seguenti casi:

  • trasporto effettuato da privati quando le merci sono confezionate per la vendita al dettaglio e sono destinate al loro uso personale, domestico, ricreativo/sportivo e siano stati presi provvedimenti per impedire perdite di contenuto. Se si tratta di liquidi infiammabili trasportati in recipienti ricaricabili riempiti da/per un privato la quantità non deve superare 60 litri per recipiente e 240 litri per unità di trasporto. Sono escluse da questa esenzione le merci pericolose contenute in IBC, grandi imballaggi e cisterne
  • trasporto effettuato da impresa come complemento all’attività principale, ad esempio approvvigionamento di cantieri edilizi, costruzioni civili, riparazione e manutenzione. La quantità non deve superare i 450 litri per imballaggio, compresi IBC e grandi imballaggi. Tale esenzione non è applicata in caso di materiale radioattivo.
  • trasporto effettuato da autorità competenti per interventi di emergenza o sotto la loro supervisione, quindi trasporto di veicoli incidentati, in avaria o contenenti merci pericolose.
  • trasporto di emergenza destinato a salvare vite umane o a proteggere l’ambiente.
  • trasporto di recipienti di stoccaggio statici, vuoti, non ripuliti che contenevano gas, materie di gruppi di imballaggio e pesticidi specifici per cui si rimanda alla sezione classificazione del Regolamento. Il carico deve essere fissato in imbracature, gabbie o dispositivi simili che siano in grado di evitare movimentazioni. Da questa esenzione sono esclusi i recipienti di stoccaggio statici che contenevano esplosivi desensibilizzati o materie il cui trasporto è vietato dall’ADR.

Formazione degli addetti

Tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nel trasporto di merci pericolose devono avere una formazione rispondente alle esigenze che le loro attività e responsabilità comportano durante il trasporto di merci pericolose. La formazione è obbligatoria, deve essere documentata e si articola su vari livelli:

1- Formazione base, che illustri i principi fondanti della normativa.
2- Formazione specialistica, a seconda del ruolo ricoperto: impiegato che compila la documentazione, magazziniere che movimenta i colli, etc
3- Formazione specifica in materia di sicurezza, calibrata in base alle merci pericolose movimentate e ai rischi che sono stati valutati preventivamente
4- Formazione in tema di security, per tutte le aziende che gestiscono merci il cui furto o l’utilizzazione impropria potrebbero mettere in pericolo le persone, i beni o l’ambiente

Sanzioni

  • La mancata nomina del consulente ADR comporta una sanzione pecuniaria da € 6.000 a € 36.000.
  • Non comunicare la nomina all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, competente per territorio (in cui ha sede operativa l’azienda) comporta una sanzione pecuniaria da € 2.000 a € 12.000.
  • L’inosservanza di alcune delle norme dell’ADR porta a sanzioni amministrative e pecuniarie importanti, alla decurtazione da 2 a 10 punti dalla patente (a seconda dell’infrazione), alla sospensione della stessa ed al fermo amministrativo del veicolo da 2 a 6 mesi. La sanzione pecuniaria colpisce anche i mittenti e i caricatori.

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