— F.A.Q. SICUREZZA

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1. Chi è soggetto agli obblighi per la salute e sicurezza sul lavoro?

Per tutte le attività/aziende del settore privato e pubblico, il decreto 81/2008, il Testo Unico sulla Sicurezza stabilisce misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori.

2. Ho solo 1 lavoratore devo comunque adempiere a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08?

Si, le misure di prevenzione previste dal D.Lgs. 81/2008 si applicano a tutte le attività che abbiano anche solo un dipendente oltre al datore di lavoro, indipendentemente dalla forma contrattuale, (es. lavoratore, stagista, apprendista, tirocinante ecc.).

L’obbligo esclude i liberi professionisti, le ditte individuali, le imprese familiari senza dipendenti, le società con un unico socio lavoratore e senza dipendenti, ad eccezione delle Società Semplici (SS) e le Società in Nome Collettivo (SNC) che sono invece sempre tenute a redigere il DVR.

3. Cos’è il DVR (Documento di Valutazione Rischi)?

Il documento di valutazione dei rischi è un documento realizzato a conclusione della valutazione effettuata per identificare i rischi presenti in azienda.
Il DVR è generalmente conservato in formato cartaceo presso l’attività alla quale fa riferimento, ma può essere anche archiviato su supporto informatico.
Deve essere siglato in tutte le sue parti e munito di data certa della sottoscrizione da parte del datore di lavoro, nonché, del RSPP, del RLS e dal medico competente (quando nominato).

Nel DVR devono essere inoltre specificati i criteri adottati per la valutazione, per i quali deve provvedere il Datore di Lavoro con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’efficacia, quale strumento operativo di tutela dei lavoratori.
Sotto questo aspetto, il DVR deve contenere l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuale adottati, nonché il programma di miglioramento per garantire i livelli di sicurezza nel tempo.

L’obbligo esclude i liberi professionisti, le ditte individuali, le imprese familiari senza dipendenti, le società con un unico socio lavoratore e senza dipendenti, ad eccezione delle Società Semplici (SS) e le Società in Nome Collettivo (SNC) che sono invece sempre tenute a redigere il DVR.

4. Entro quali termini deve essere elaborato il Documento di Valutazione dei Rischi

Il DVR deve essere elaborato:

– per le nuove attività entro 90 giorni;

– per le modifiche entro 30 giorni.

5. Il DVR ha una scadenza?

Non esiste una scadenza stabilita per legge, ma è fondamentale che il documento fotografi sempre la situazione attuale dell’azienda.

6. Quando deve essere aggiornato il DVR?

Il DVR deve essere aggiornato ogni volta che:

  • il ciclo produttivo dell’azienda subisce cambiamenti
  • sono introdotte nuove mansioni
  • sono introdotte nuove macchine/attrezzature
  • in caso di trasferimento dell’azienda.

 

Non è necessario elaborare un nuovo DVR, ma semplicemente integrarlo con le corrette modifiche.

7. Perché aggiornare il DVR se in azienda non è cambiato nulla?

A volte è necessario aggiornare il DVR anche se non si verificano i cambiamenti aziendali elencati sopra. A livello normativo può accadere che:

  • siano state introdotte novità che riguardano nuovi rischi;
  • siano state introdotte nuove modalità di valutazione dei rischi, annullando le precedenti;
  • sia possibile adottare nuove procedure di sicurezza che prima non erano ritenute necessarie;
  • alla luce di nuovi studi e ricerche alcune mansioni necessitano di sorveglianza sanitaria.

8. Cos’è il DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi)?

DUVRI è l’acronimo di Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza.

I rischi da interferenza nascono quando il datore di lavoro di un’azienda committente affida lo svolgimento di lavori o servizi all’interno del proprio luogo di lavoro ad un’impresa appaltatrice o lavoratori autonomi. I processi lavorativi concomitanti potrebbero interferire, ostacolare o essere reciprocamente fonte di pericolo l’uno per l’altro.

Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento, e indica attraverso il DUVRI le misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze.

Il DUVRI deve essere allegato al contratto di appalto o di opera.

9. Sono obbligato a elaborare un piano con procedure di emergenza e le planimetrie di evacuazione?

Tutte le realtà lavorative hanno l’obbligo di predisporre un sistema di gestione emergenze efficace.
Il D. Lgs 81/08 indica che in seguito alla valutazione del rischio incendio, il datore di lavoro deve adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio e riportarle in un piano di emergenza che risponde ai requisiti dell’allegato VIII del Testo Unico.
Fanno eccezione le aziende con meno di 10 dipendenti, dove il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza.
Complementare al piano di emergenza, la planimetria dei luoghi di lavoro, che segue lo stesso iter.

9. Sono obbligato a elaborare un piano con procedure di emergenza e le planimetrie di evacuazione?

Tutte le realtà lavorative hanno l’obbligo di predisporre un sistema di gestione emergenze efficace.
Il D. Lgs 81/08 indica che in seguito alla valutazione del rischio incendio, il datore di lavoro deve adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio e riportarle in un piano di emergenza che risponde ai requisiti dell’allegato VIII del Testo Unico.
Fanno eccezione le aziende con meno di 10 dipendenti, dove il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza.
Complementare al piano di emergenza, la planimetria dei luoghi di lavoro, che segue lo stesso iter.

10. Il RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) può essere esterno all’azienda o deve per forza essere interno?

ll Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è una figura obbligatoria in azienda e svolge un ruolo fondamentale per la salute e sicurezza sul lavoro.

Il RSPP può essere il datore di lavoro oppure una figura professionale esterna. In ogni caso il RSPP deve essere nominato dal Datore di Lavoro e deve possedere capacità e requisiti specifici, nonché essere in numero sufficiente e adeguato alle caratteristiche dell’azienda.

Il RSPP esterno è obbligatorio in assenza di dipendenti che all’interno dell’azienda siano in possesso dei requisiti. E’ invece obbligatoria la nomina interna del RSPP, nei seguenti casi:

  • nelle centrali termoelettriche
  • negli impianti ed installazioni
  • nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni
  • nelle aziende con oltre 200 lavoratori;
  • nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
  • nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.

11. Quale corsi di formazione devono fare i miei lavoratori?

Il D.lgs 81/08 e l’Accordo Stato Regioni del 2011 e del 2012, indicano i criteri per la formazione dei lavoratori.

I corsi di formazione in materia di sicurezza variano in funzione ai rischi riferiti alle mansioni e caratteristiche del settore o al comparto di appartenenza dell’azienda (rischio basso, medio, alto).

Il percorso si divide in:

  • Formazione generale (4 ore) uguale per tutti i lavoratori è un credito permanente
  • Formazione specifica

 

Rischio Basso (4 ore)

Rischio Medio (8 ore)

Rischio Alto (12 ore)

Ogni 5 anni è obbligatorio l’aggiornamento del corso di formazione specifica pari a 6 ore.

  • Corso di formazione per l’abilitazione degli addetti all’utilizzo di attrezzature

I lavoratori che intendono conseguire l’abilitazione di operatore per la conduzione e/o utilizzo delle seguenti attrezzature:

  • Piattaforme di lavoro mobile elevabili (Ple)
  • Gru a torre
  • Gru mobili
  • Gru per autocarro
  • Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo
  • Trattori agricoli e forestali.

 

Devono effettuare il corso in base al tipo di attrezzatura per la quale si vuole ottenere l’abilitazione secondo le modalità previste dall’Accordo Stato Regioni 2012.

  • Corsi di formazione specifici per ricoprire uno dei ruoli della sicurezza, tra cui:
  • Addetti alle emergenze (corso primo soccorso e antincendio)
  • Preposti
  • RLS
  • RSPP

12. Quando è necessario nominare il medico competente?

La nomina del medico competente è obbligatoria in tutti i casi in cui il datore di lavoro deve organizzare il servizio di sorveglianza sanitaria a causa dei rischi connessi alle attività lavorative svolte dall’azienda.

In particolare, la nomina del medico competente è obbligatoria quando i lavoratori svolgono delle attività lavorative esposte ai seguenti rischi:

 

  • rischio relativo al rumore;
  • rischio chimico;
  • rischio da vibrazioni;
  • rischio da movimentazione manuale dei carichi;
  • rischio di esposizione all’amianto, al piombo e ad altri agenti pericolosi;
  • lavoratori che svolgono mansioni d’ufficio che prevedono l’utilizzo della postazione videoterminale per più di 20 ore a settimana;
  • lavoratori che svolgono mansioni che determinano lo svolgimento di lavoro notturno

 

13. Quando è obbligatorio effettuare la riunione periodica?

Secondo quanto previsto del D.Lgs. 81/2008, nelle aziende che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, deve indire la riunione periodica almeno una volta all’anno, a cui partecipano appunto Datore di Lavoro, RSPP, medico competente e RLS

Le risposte fanno riferimento al Decreto Legislativo 81/2008, Testo Unico sulla Sicurezza, l’Accordo Stato Regioni del 2011 e del 2012.