Edilizia: dal 1° ottobre 2024 patente a crediti per le imprese edili

Il Consiglio dei Ministri comunica l’introduzione di un nuovo sistema di qualificazione di imprese e lavoratori autonomi, la cosiddetta “PATENTE A CREDITI”, obbligatoria appunto per imprese e lavoratori autonomi che vogliono continuare ad operare nell’ambito di cantieri edili

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha approvato un decreto legge relativo a disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

L’Ufficio stampa del Consiglio dei Ministri in data 26 febbraio 2024, non solo comunica l’introduzione di un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, ma anche altre disposizioni volte a fronteggiare il fenomeno degli infortuni sul lavoro.

Il testo del decreto-legge è stato pubblicato il 02 marzo 2024 in Gazzetta Ufficiale – Decreto-Legge 2 marzo 2024 n. 19 “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. Decreto che, come ricordato all’articolo 46 “entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge”.

Decreto PNRR 2024 – sicurezza sul lavoro – edilizia e patente a crediti

Come anticipato, il Decreto PNRR 2024, introduce il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito di cantieri edili.

A partire dal 1° ottobre 2024, la Patente a crediti sarà rilasciata in formato digitale, dalla sede competente territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, subordinatamente al possesso dei requisiti da parte del responsabile legale dell’impresa o del lavoratore autonomo richiedente. I criteri per il rilascio della patente a crediti per l’edilizia, sono i seguenti:

      • iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato

      • adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi di cui all’articolo 37 del D.lgs 81/08

      • adempimento, da parte dei lavoratori autonomi, degli obblighi formativi previsti dal presente decreto

      • possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (Durc)

      • possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr)

      • possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (Durf)

    La Patente a crediti avrà un punteggio iniziale di n. 30 crediti e consentirà alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili, pari a 15 o più crediti. La patente a crediti, funzionerà all’incirca come i punti della patente per la guida delle autovetture: in caso di illeciti o irregolarità, sarà decurtato alle imprese o ai lavoratori autonomi, un certo numero di punti.

    La decurtazione dei punti dalla patente, sarà correlata alle risultanze degli accertamenti e dei conseguenti provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo. Si perderanno:

        • 20 crediti in caso di morte

        • 15 crediti per un’inabilità permanente, temporanea assoluta o parziale

        • 10 crediti per un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di 40 giorni

        • Nei casi di infortunio mortali o con inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro potrà sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di 12 mesi.

      In seguito a un corso di formazione l’impresa o il lavoratore autonomo potranno però recuperare almeno 15 crediti e tornare a lavorare.

      Il criterio e le modalità del provvedimento di sospensione saranno definiti dall’Ispettorato nazionale del lavoro che con apposito decreto definirà i crediti decurtati (non si potrà decurtare oltre i 20 crediti).

      Ulteriori misure: contrasto al lavoro irregolare

      Per quanto riguarda la prevenzione e contrasto del lavoro irregolare, il Governo anticipa i contenuti del Decreto e annuncia disposizioni di:

          • carattere preventivo-incentivante (ad esempio, subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale;

          • premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro);

        • repressive (sanzioni penali – in luogo delle sanzioni amministrative, frutto di una precedente depenalizzazione, per le ipotesi di somministrazione fraudolenta di lavoratori, utilizzazione illecita di lavoratori, somministrazione abusiva con sfruttamento di minori).
         

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