Videosorveglianza in azienda: cosa fare per evitare pesanti sanzioni
Negli ultimi mesi, sono cresciuti i controlli inerenti ai sistemi di videosorveglianza installati presso le aziende. Tutto questo ha comportato una applicazione sempre più rigorosa della normativa vigente, con la conseguente applicazione di pesanti sanzioni per i trasgressori. Sia dal punto di vista penale che civile, le violazioni al D.Lgs. 196/03 (Codice della Privacy) ed alla Legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori) possono essere punite in maniera davvero rilevante, con multe che possono arrivare a centinaia di migliaia di euro in base alla gravità e fino a 3 anni di reclusione. Tuttavia, tali sanzioni possono essere evitate seguendo un’attenta procedura.
Telecamere di videosorveglianza in azienda: la procedura standard
Le aziende che volessero installare degli impianti di videosorveglianza o di localizzazione GPS nelle proprie strutture devono:
Quando è possibile non presentare la domanda di autorizzazione
Esistono tuttavia alcuni casi in cui l’azienda potrebbe non essere tenuta a presentare la domanda di autorizzazione di cui sopra. Si tratta principalmente del caso di aziende in cui siano presenti delle rappresentanze sindacali.
In questa evenienza, l’azienda potrebbe cercare di raggiungere un accordo sindacale con gli RSU. Qualora tale accordo fosse raggiunto, risulterebbe infatti superfluo presentare la richiesta alla DTL.
Nel caso in cui invece non si riuscisse a giungere ad un accordo, insieme alla modulistica di richiesta di autorizzazione andrebbe allegato inoltre il Verbale di mancato accordo