Bando Isi 2020: oltre 250 milioni di euro per la sicurezza nei luoghi di lavoro
ENTRO IL 31 GENNAIO LA PUBBLICAZIONE DELLE DATE E DELLA PROCEDURA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.
Con il bando Isi 2019, l’Inail mette a disposizione delle imprese che investono in sicurezza più di 250 milioni di euro di incentivi a fondo perduto ripartiti su base regionale, che saranno assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
LA DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI ARTICOLATA IN BASE AI DESTINATARI E ALLA TIPOLOGIA DEI PROGETTI.
I fondi del bando Isi 2020, sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati.
Asse1 (Isi Generalista) sono assegnati fondi per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Asse 2 (Isi Tematica) sono destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi, mentre lo stanziamento dell’Asse 3 (Isi Amianto), per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.
L’ASSE PER LE MICRO E PICCOLE IMPRESE RISERVATO AI SETTORI DELLA FABBRICAZIONE MOBILI E DELLA PESCA
L’Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese), quest’anno riguarda i progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza realizzati nelle micro e piccole imprese operanti nei settori della fabbricazione mobili e della pesca.
Gli incentivi dell’Asse 5 (Isi Agricoltura), per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, per la generalità delle imprese agricole e per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria.
Il contributo erogato in conto capitale può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto ammesso fino a un massimo di 130 mila euro, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di finanziamento. La platea dei destinatari degli incentivi comprende le imprese, anche individuali, iscritte alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. È stata confermata, inoltre, la possibilità per gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle province autonome, di accedere ai fondi del secondo asse, dedicato ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione dei carichi.